Rottamazione auto 2019, quanto costa come funziona quando va fatto

Soccorso Stradale

Rottamazione auto 2019, quanto costa come funziona quando va fatto?

Un’auto molto vecchia, oppure che ha subito un incidente e che non può essere più utilizzata deve essere “rottamata“. Rottamare il proprio veicolo significa cancellarlo definitivamente tramite la demolizione, che si abbina allo smaltimento in sicurezza. Una operazione che il proprietario può effettuare sia portando l’autovettura presso un “centro di raccolta autorizzato” che si trovano su tutto il territorio nazionale, che presso un concessionario, operazione che è sempre legata all’acquisto di una autovettura nuova usufruendo anche degli sconti che tutte le case automobilistiche praticano per il passaggio a modelli di autovetture meno inquinanti.

Rottamazione auto, modalità operative

Una volta consegnata la vecchia auto in una delle due modalità previste, chi la riceve, sia esso la concessionaria automobilistica che il centro di raccolta, entro i successivi 30 giorni devono presentare al PRA “Pubblico Registro Automobilistico”, una richiesta di cancellazione dell’autovettura stessa. Normalmente quando il proprietario della vettura da rottamare effettua l’acquisto di una nuova auto, non deve pagare i costi della rottamazione, che in caso contrario, sono a suo carico e l’importo non è uguale in tutta Italia ma dipende sia dal centro demolizione presso il quale si consegna l’autovettura che dal comune di residenza. Il proprietario della vettura deve prestare grande attenzione in questo passaggio, in quanto deve controllare che il centro di demolizione possieda la specifica autorizzazione ad operare nel settore ed inoltre rilasci il certificato da utilizzare per la cancellazione. La demolizione dei veicoli produce dei rifiuti, il cui smaltimento è regolato da un apposito decreto, il dLgs 22 che è stato emesso nel febbraio 1997. Una cosa a cui prestare molta attenzione è anche quella della verifica della pendenza di eventuali atti di “fermo amministrativo” a carico della vettura stessa, perché questi, in accordo alla legislazione vigente, impediscono la cancellazione dell’auto presso il PRA.

Rottamazione auto, i documenti necessari

Per procedere con la rottamazione auto, il proprietario della vettura deve accertarsi della disponibilità non solo delle targhe, ma anche del libretto di circolazione e del “foglio complementare”, ossia del certificato che attesta la proprietà del veicolo stesso. Per maggiore sicurezza rispetto agli eventuali fermi amministrativi si può ricorrere alla “visura online” che si può effettuare sul sito del PRA indicando la targa del proprio veicolo. Tutto questo consente di evitare di dover pagare il bollo auto anche negli anni successivi alla demolizione della vettura. Quando il proprietario del veicolo non è in possesso del foglio complementare per un furto oppure per averlo smarrito, deve presentare una denuncia del fatto ed in caso di illeggibilità del documento per deterioramento deve essere preventivamente richiesto un duplicato.

Rottamazione auto, i costi per il 2019

Quando si rottama un’auto si devono tenere presenti una serie di costi che sono: quello per la demolizione “fisica” dell’autovettura, quello dello smaltimento dei rottami che si ottengono per la demolizione stessa e sono rifiuti “speciali”, gli emolumenti dell’ACI, i costi di bollo, ed i costi direttamente legati al servizio, che come precedentemente detto, sono variabili da centro a centro. L’imposta di bollo da pagare nel 2019 è pari a 32 euro, mentre sale a 48 se il proprietario, non avendo a disposizione il certificato di proprietà, utilizza in alternativa l’apposito modulo NP3C. La somma da corrispondere all’Aci è di 13,20 euro, mentre i costi per il trasporto presso il centro di demolizione possono variare da 7 a 10 euro. Il costo della rottamazione viaria da un minimo di 70 ad un massimo di 150 euro ed è legato sia al comune che al centro di demolizione. Naturalmente, se il veicolo non è in grado di raggiungere autonomamente il centro di demolizione il costo è tanto più alto quanto è maggiore la distanza che deve essere percorsa dal carro attrezzi. Una buona pratica da seguire per i proprietari di vetture da rottamare è quella di informarsi sui vari prezzi e verificare se ci sono agevolazioni fissate da parte delle regioni per la demolizione dei veicoli che causano un maggiore inquinamento atmosferico.

Rottamazione auto, il certificato finale

Quando si effettua la consegna del veicolo da rottamare il centro demolizione o la concessionaria, deve rilasciare un apposito certificato, che in accordo alle normative di legge deve contenere una serie di dati minimi: nome e cognome ed indirizzo del proprietario del veicolo, numero di registrazione della ditta che rilascia il certificato, indicazione dell’autorità che ha autorizzato il centro di demolizione ad operare, data e ora sia della presa in carico del veicolo che dell’emissione del certificato stesso, dati indicativi del veicolo e impegno a provvedere alla cancellazione presso il PRA. Dato che questo certificato è l’unico documento che consente al proprietario di non essere sottoposto ad eventuali responsabilità, sia dal punto di vista amministrativo che civile o penale, è molto importante che sia conservato con molta attenzione. Una ulteriore precauzione è quella di controllare, dopo circa un mese dall’emissione del certificato, che il veicolo sia stato effettivamente cancellato dal PRA. La rottamazione dell’auto consente di non pagare il relativo bollo, ma la cancellazione deve essere effettuata prima della data di scadenza del bollo stesso. Con la rottamazione si verifica anche la possibilità di bloccare l’assicurazione auto e di ottenere il rimborso della somma pagata per i mesi mancanti alla scadenza della polizza. Rimborso che viene calcolato al netto delle imposte.